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IN SUGHERO
Il sughero è un materiale naturale che si ricava da una pianta delle fagacee detta sughera, diffusa nell'area del Mediterraneo occidentale.
E' formato da piccole cellule composte da tannini, cera, suberina, cellulosa ed acqua, disposte in file regolari e senza spazi che si sovrappongono in strati. Quando giungono a maturazione le cellule muoiono ed il loro protoplasma (involucro cellulare) viene sostituito da aria e gas.
Circa il 50 % della produzione mondiale di sughero viene realizzata in Portogallo le cui condizioni climatiche risultano particolarmente favorevoli alla coltivazione delle piante di quercia da sughero, mentre per il nostro paese il primato spetta alla Sardegna, dove si concentra oltre l'80% della produzione nazionale, ma è presente anche in Sicilia e Calabria lungo la costa tirrenica.
Queste piante vengono decorticate ogni 10 anni circa, ma per il primo intervento bisogna aspettare che la pianta raggiunga i 30-35 anni.
L'operazione non compromette la salute della pianta, che rimane in grado di rigenerare la corteccia, pertanto il sughero è per definizione un materiale rinnovabile.
In pratica, la pianta è caratterizzata da una doppia corteccia, quella esterna, oggetto dell'operazione di decorticazione, che rappresenta il sughero, ed una interna attraverso la quale continua a scorrere la linfa, vitale per la pianta. L'operazione di decorticazione viene eseguita “manualmente” durante l'estate, periodo in cui la corteccia viene rimossa con maggiore facilità.
Una volta prelevata, la corteccia viene sbriciolata: i granuli vengono utilizzati nello stato in cui si trovano o aggregati dando vita a pannelli. Ogni bosco di sughero può essere considerato una fabbrica di materie prime naturali, che non prevede alcun abbattimento di alberi: la corteccia decorticata si rigenera nel tempo.